lunedì 26 novembre 2012

IMAGO, L'immaginario di Federico Fellini

IMAGO è uno dei primi documentari che ho diretto e prodotto. Era il 2003, ma la sua ideazione e l'inzio della lavorazione risale alla fine degli anni '90. Se non fosse stata per l'ingenuità del neofita probabilmente non lo avrei mai realizzato, perché quando si è trattato di sottoscrivere i primi accordi di co-produzione ho compreso di trovarmi coinvolto in un'impresa estremamente complessa a causa delle mille implicazioni dovute all'acquisizione dei diritti delle immagini dei film di Fellini, oltre alla difficoltà del reperimento dei nomi dei proprietari. Ma anche allora non sapevo ancora quanto sarebbe stata onerosa l'impresa, sia in termini di costi economici che di lavoro da sbrigare. Ci son voluti anni.

Il sottotiolo di Imago è L'Immaginario di Federico Fellini. Era ovvio che dovessi ricorrere ad una molteplicità di immagini provenienti dai suoi film, dagli schizzi, dalle fotografie: una mole enorme di materiale.

Il progetto era nato all'interno della Fondazione Interregionale Europa e Comunità Mondiale, fondata da Padre Angelo Arpa, amico fraterno e confidente spirituale del regista. Collaborando all'interno della Fondazione mi sembrava opportuno impiegare la disponibilità di tanti amici e collaboratori di Fellini, che erano rimasti legati anche a Padre Arpa, per realizzare un viaggio nell'immaginario di Fellini, guidati dalla testimonianza, unica più che rara, di Mario Trevi, lo psicoanalista che aveva lavorato terapeuticamente con Fellini.

Quando Trevi accettò l'intervista che io e Alessandro De Michele, grande appassionato ed esperto del cinema felliniano, nonché co-autore di Imago, gli avevamo chiesto, l'occasione era così ghiotta che non aspettammo di preparare tutto l'apparato produttivo per andarla a fare. Partimmo subito chiedendo ad un'amico operatore di venire al volo per riprendere. E così, una volta ottenuta la ripresa della testimoninza di Mario Trevi, pian piano iniziammo a preparare il lungo iter della stesura del progetto, l'organizzazione della altre interviste, la ricerca di tutte le immagini.

Presento qui una delle prime versioni del soggetto
A seguire il trailer di 10 minuti presente su YouTube. La durata totale del documentario è di 110 minuti.

IMAGO
L'IMMAGINARIO DI FEDERICO FELLINI
di Leopoldo Antinozzi e Alessandro De Michele

Questo documentario è il risultato di una ricerca lunga e appassionata degli autori nel mondo immaginario di Federico Fellini. La ricerca è stata favorita dal contatto costante con l'uomo che era amico spirituale di Fellini per 40 anni: padre Angelo Arpa, fondatore della Fondazione Interregionale Europa e Comunità Mondiale.

Nato da un amore istintivo per la cinematografia del maestro, "IMAGO, l'Immaginario di Federico Fellini" è un tentativo di esplorare il mondo senza limiti e polimorfo dell'immaginario del regista.

Indubbiamente la soggezione con cui ci avviciniamo al mistero che circonda questo mondo ci impedisce di cercare di risolvere il tema in una rivisitazione puramente estetica o in una concettualizzazione astratta. Al contrario, dando spazio a qualsiasi ipotesi psicologica o metafisica e andando oltre le testimonianze, le immagini e le emozioni, ciò che vorremmo è diventare spettatori del potere della creatività artistica di Fellini. 

Con questo lavoro quindi ci auguriamo di riuscire a comunicare l'universo felliniano attraverso quel linguaggio delle immagini di cui egli stesso è stato maestro indiscusso. Siamo d'accordo con le parole di un altro grande maestro, George Simenon, che ha espresso molto bene quando scriveva al suo amico Federico Fellini: "Tu sei un poeta maledetto come Villon, Baudelaire, Van Gogh e Poe; io chiamo poeti maledetti tutti quegli artisti che lavorano più con l'inconscio che con l'intelligenza; quelli che a volte creano mostri, ma mostri universali".

Questo documentario è strutturato in sei capitoli e inizia con la scena emblematica in cui Giuseppe Mastorna, il personaggio del film di Fellini mai completato, appare e si ferma di fronte al grande profilo della cattedrale di Colonia. Da qui in poi si alternano testimonianze personali degli intervistati, sequenze dai film di Fellini e immagini di repertorio. I capitoli seguono i passi che il regista solitamente attraversava nella creazione di suoi film. 

I capitoli sono:

Imago

L'idea di un film 
I disegni e le facce
Perché non facciamo il Mastorna? 
L'inizio delle riprese
 Il film completato

All'inizio di ogni capitolo Mastorna compare di nuovo con un nuovo sfondo per sottolineare l'essenza fantastica delle immagini di Fellini. Gli sfondi sono stati ricostruiti nello Studio 5 di Cinecittà, che il nostro documentario concepisce come il crogiolo alchemico dove Fellini trasformava il sogno in realtà e la realtà in sogno.

Gli intervistati sono:


Mario Trevi, psicanalista, confidente delle sue fantasie più intime;

Padre Angelo Arpa, amico e consigliere per più di 40 anni; 
Tonino Guerra, sceneggiatore, collaboratore fedele in molti dei film di Fellini; 
Rinaldo Geleng, scenografo, collaboratore di molti dei film di Fellini; 
Enzo De Castro, il suo segretario personale che ha lavorato con lui per oltre 20 anni; 
Norma Giacchero, la sua assistente personale, che ha lavorato con lui per oltre 25 anni; 
Olimpia Carlisi, attrice e amica;
Gianfranco Angelucci, scrittore e regista, collaboratore per oltre 20 anni; 
Andrea Zanzotto, poeta, collaboratore e compagno in alcuni film; 
Luca Canali, scrittore, latinista, collaboratore e compagno fin dai tempi del Satyricon.




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